venerdì 26 aprile 2013

De providentia?


“Itaque cum videris bonos viros acceptosque 
dis laborare sudare, per arduum escendere, 
malos autem lascivire et voluptatibus fluere, 
cogita filiorum nos modestia delectari, 
vernularum licentia, illos disciplina tristiori 
contineri, horum ali audaciam. Idem tibi de 
deo liqueat: bonum virum in deliciis non 
habet, experitur indurat, sibi illum parat”
“Pertanto, quando vedrai uomini buoni ed 
accetti agli dèi soffrire, sudare, inerpicarsi per 
ardue vie, mentre i cattivi si danno all’allegria 
e sovrabbondano di piaceri, pensa che noi 
traiamo gioia dal decoro dei nostri figli e dalla 
licenza dei giovani schiavi: quelli sono tenuti 
a freno da una disciplina alquanto severa, di 
questi si alimenta l’insolenza. Abbi la stessa 
chiara idea di Dio: egli non mantiene l’uomo 
buono in mezzo alle delizie, lo mette alla 
prova, lo tempra, lo prepara per sé.”
Seneca
“Fraile hablando con una veja”
Francisco José de Goya y Lucientes

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